La vita di Adele |
Si fa un gran parlare di La Vita di Adele di Abdellatif Kechiche, il film che ha fatto impazzire Cannes.
La prima parte del film è effettivamente quasi perfetta. Come recitazione, come svolgimento e come inquadrature (la scena del bacio sulle scale). Poi il film si blocca, perde all'improvviso di consistenza, diventando insopportabile. La svolta è la scena dello screzio fuori da scuola tra la protagonista e un'amica, ultimo momento in cui viene affrontato il tema centrale.
Da quall'istante tutto si perde in stereotipi, circostanze e piatti di spaghetti bolognaise mangiati avidamente (come se chiunque potesse essere Christoph Waltz che mangia uno strudel). Le protagoniste si ritrovano infangate in ritratti, love parade e pianti isterici.
Da quall'istante tutto si perde in stereotipi, circostanze e piatti di spaghetti bolognaise mangiati avidamente (come se chiunque potesse essere Christoph Waltz che mangia uno strudel). Le protagoniste si ritrovano infangate in ritratti, love parade e pianti isterici.
Il film, quando dovrebbe, non racconta nè l'uscita dall'adolescenza, nè l'omosessualità, nè l'amore.
Per lo più inutile e fuori luogo. Una delusione lunga tre ore, insomma.
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Dopo 9 anni di calcio francese e sudamericano, di sport a 360 gradi e dirette calciomercato, chiude Sportitalia. O meglio, Sportitalia diventa LTSport. Lo annuncia in diretta un Michele Criscitiello a mezza via tra il tono severo e quello scherzoso. Lo scherzoso per sdrammatizzare, il severo per i 35 giornalisti la cui posizione rimane in bilico nel passaggio alla nuova emittente.
Di fatto, per noi spettatori non cambierà quasi nulla, giusto gli studi e un minimo i contenuti. Per loro, qualcosa di più.
Da Lacrime di Borghetti pieno sostegno a Sportitalia.
La vera notizia del weekend è la crisi del Milan.
O meglio: Barbara Berlusconi che, risultati e campagna acquisti alla mano, ipotizza cambi a livello dirigenziale.
Allegri sempre più in bilico, Balotelli sempre più nell'occhio del ciclone (senza cresta e orecchino - peraltro - non mi piace, meglio il vecchio look) e Robinho sempre più titolare. Gli schiaffi viola hanno fatto malissimo.
Si ferma, invece, a Torino la striscia della Roma di Garcia (complice anche qualche spinta di troppo e un rigore che manca all'appello). L'enorme sforzo dei giallorossi è ora ridimensionato dai soli 3 punti che li dividono dalle inseguitrici. In altre parole, pesano un infinito alcune decisioni arbitrali pro-Juve e pro-Napoli.
Infine, Toni con attorno quella marea di sudamericani semi-sconosciuti fa impazzire.
Tutto questo per dire che stasera Bologna-Chievo è fondamentale e che presto o tardi vi esporrò la mia teoria sul perchè i jeans skinny fanno belli i fondoschiena - oggi non ho tempo.
Di fatto, per noi spettatori non cambierà quasi nulla, giusto gli studi e un minimo i contenuti. Per loro, qualcosa di più.
Da Lacrime di Borghetti pieno sostegno a Sportitalia.
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Barbara Berlusconi |
O meglio: Barbara Berlusconi che, risultati e campagna acquisti alla mano, ipotizza cambi a livello dirigenziale.
Allegri sempre più in bilico, Balotelli sempre più nell'occhio del ciclone (senza cresta e orecchino - peraltro - non mi piace, meglio il vecchio look) e Robinho sempre più titolare. Gli schiaffi viola hanno fatto malissimo.
Si ferma, invece, a Torino la striscia della Roma di Garcia (complice anche qualche spinta di troppo e un rigore che manca all'appello). L'enorme sforzo dei giallorossi è ora ridimensionato dai soli 3 punti che li dividono dalle inseguitrici. In altre parole, pesano un infinito alcune decisioni arbitrali pro-Juve e pro-Napoli.
Infine, Toni con attorno quella marea di sudamericani semi-sconosciuti fa impazzire.
Tutto questo per dire che stasera Bologna-Chievo è fondamentale e che presto o tardi vi esporrò la mia teoria sul perchè i jeans skinny fanno belli i fondoschiena - oggi non ho tempo.