martedì 28 febbraio 2012
Aste, icone e nuove economie a Calcutta
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domenica 26 febbraio 2012
Autolesionismo a Roma
Occhio Luis, c'è Borini che stamattina non si è lavato bene i denti |
martedì 21 febbraio 2012
Maledetta Libreville....Benedetta Libreville
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domenica 19 febbraio 2012
LIBERTADORES 2012
Santos Futebol Clube, Campione lo scorso anno |
Grupo 2 - Club Sport Emelec (ECU) / Club Atlético Lanús (ARG) / Clube de Regatas do Flamengo (BRA) / Club Olimpia de Asunción (PAR)
Per ora, pareggio a reti inviolate tra le due argentine e Flu facile sullo Zamora.
Brutto il pronti-via dei brasiliani, che hanno perso al Sao Januario per mano del Nacional. Nel frattempo, la Libertad ne ha rifilati 4 all'Alianza e ha vinto a Montevideo.
Il Panterone |
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mercoledì 15 febbraio 2012
Strani fatti a Barcellona: la fine di un'epoca? (un flash)
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domenica 12 febbraio 2012
Io sto con il silenzio di Luis Suàrez
l'umorismo senza eguali dei redattori di cologno monzese |
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giovedì 9 febbraio 2012
Affinità e divergenze tra il compagno Ancelotti e l’acciuga Allegri del conseguimento della maggiore età
Quando a febbraio 2010 gli è assegnato il poco prestigioso trofeo Panchina d’Oro.. con i colleghi che preferiscono lui al Mourinho che vinto lo scudetto si sta apprestando alla tripletta.. si capisce che c’è qualcosa non va.. Se proprio per la stagione 2008-09 non si voleva premiare il dandy di Setubal, che almeno l’inutile premio fosse dato al Prandelli che porta la Fiorentina alla qualificazione in Champions o allo splendido Genoa di Gasperini che arriva quinto.. Invece no.. È premiato un tizio che dopo aver perso le prime cinque partite di fila arriva nono con in squadra Matri, Acquafresca, Lazzari, Cossu, Marchetti e via dicendo.. Si capisce che c’è qualcosa che non va.. Il tizio, che all’anagrafe fa Massimiliano Allegri ma che a Livorno tutti chiamano Acciughina, ha evidentemente appoggi importanti.. E infatti a fine anno.. nonostante nella stagione 2009-10 riesca a fare peggio della precedente e ad essere esonerato in un tiepido aprile dopo l’invidiabile record di nove partite senza vittoria.. sbarca a Milano alla corte di Galliani e del Signor B..
Acciughina.. alcuni fanno risalire il soprannome al fisico asciutto, mentre pare più verosimile che derivi dall’esoftalmo, quella caratteristica protrusione dei globi oculari verso l'esterno che lo rende simile ad un pesce.. mostra subito di avere la schiena dritta e, appena il nuovo padrone gli consiglia di rendere inoffensivo un ciuffo troppo sbarazzino e comunista, si reca dal parrucchiere ad estirpare quel che di bolscevico ha in sé essendo nato a Livorno.. Vinto uno scudetto con una media punti bassissima.. da Serie A a 16 squadre e 2 punti a vittoria.. Acciughina perde completamente la capoccia.. Prima.. Alle guardie che lo fermano perché a bordo della sua poderosa fuoriserie da arricchito (la sua innata tendenza coatta all’imitazione lo porta subito a replicare le gesta dei suoi nuovi amici Corona Fabrizio e Vitagliano Costantino..) infrange ogni possibile limite di velocità e ogni minima regola della civile convivenza, grida “lei non sa chi sono io” e “terrone ti faccio licenziare”.. Poi.. si fidanza con una nota milf del prime time televisivo nell’era Fininvest, e il giorno dopo.. giusto per imparare a smentire.. dichiara il suo amore per una meno nota pornografa dell’era delle pennette alla vodka..
Infine.. nell’anno in cui si dimostra per quello che è.. un piccoloborghese che prende bastonate dall’aristocrazia (Juve, Inter, Barcellona) dalla nobiltà (Lazio, Napoli) e che si accanisce sulla nuda vita proletaria (4 gol a Catania, Chievo e Parma e ben 3 al Novara.. uao!) trasformando una delle squadre più belle del mondo da quando lo conosco in una meschina e utilitaristica arraffatrice di marxiana roba.. una congrega di estorsori forte con i deboli e debole con i forti come neanche Equitalia (copyleft Gegen..) In quell’anno dicevamo.. a uno dei tanti finti pentiti che infestano le aule giudiziarie raccontando il già noto e mandando in sollucchero la stampa inquisitoria e che prova a tirarlo in mezzo.. così risponde: “Mi attaccano solo per invidia perché sono l’allenatore del Milan”.. L’osmosi è completa.. il contratto è rinnovato.. Acciughina ascende a corte e si trasfigura nel ruolo di fedele servo del decadente imperatore Pompetta.. replicandone in tutto e per tutto parole e comportamenti nel suo personale Gosford Park..
Ma qui di Acciughina non si vuole raccontare la psicopatologia da fulminato sulla via di Arcore, né le sordide gesta di vita quotidiana.. piuttosto, una volta che si è stabilita la corrispondenza tra la sua persona e ciò che rappresenta, analizzarne tattica e strategia in antitesi a colui che lo precedette (saltando la penosa parentesi dell’ispettore Derrick dello stato di Rio.. colui che nella società dell’immagine suprema buono fu solo a grattarsi il mento a favor di telecamera con l’aria ebete di chi non capisce che cazzo ci faccia lì.. e che il piccolo Gianni qualificò con l’unico epiteto possibile..) ovvero l’immenso Carletto Ancelotti da Reggiolo.. uno dei più grandi tecnici e strateghi della (troppo) breve storia del calcio.. Un'altra breve digressione è però necessaria.. Dati cause e pretesti che a tutti sono noti.. sossoldi.. l’AC Milan da diversi anni persegue la politica di acquistare vecchie glorie sul viale del tramonto da abbinare a sconosciute casalinghe di Voghera.. Succede così che diventi impossibile per il tecnico teorizzare un’utopia.. mettere in pratica un’idea.. costruire un’identità.. ma sia bensì necessario assemblare diverse e spesso inconciliabili ed antitetiche individualità in qualcosa che somigli il più possibile ad un insieme di differenze che viaggi nella medesima direzione..
Degno erede dell’ecologia kropotkiana.. Carlo Ancelotti è riuscito a coniugare la libertà individuale del campione (Rui Costa, Pirlo, Shevchenko, Rivaldo, Cafù) con la necessità comunista imposta da madre natura.. Attraverso lo sviluppo del mutuo soccorso e la prassi della solidarietà, in quel fantastico Milan ognuno riusciva ad esprimere il meglio della propria individualità in funzione del benessere collettivo.. I campioni si divertivano ed entusiasmavano il pubblico, il collettivo funzionava all’unisono ricalcando le meccaniche divine e l’arcaica volta celeste ritornava ad essere armonia interna all’essere umano e non idea altra, esterna e soggiogatrice.. Così, plagiando Malatesta, parlò Ancelotti in una celeberrima conferenza stampa: “Sono convinto, fino a prova in contrario, che più gli uomini sono affratellati e più intima è la cooperazione dei loro sforzi a favore di tutti gli associati, più grande è il benessere e la libertà di cui ciascuno può godere. L'uomo, se anche è liberato dall'oppressione dell'uomo, resta sempre esposto alle forze ostili della natura, ch'egli non può vincere da solo, ma può col concorso degli altri uomini dominare e trasformare in mezzi del proprio benessere”.
Con i medesimi mezzi di produzione a disposizione.. ovvero con un’accozzaglia di individui antitetici e inconciliabili.. e con un’esperienza personale da cafone arricchito.. tra milf, pornostar, esegesi del “la mafia l’ha inventata l’antimafia” e “lei non sa chi sono io”.. Acciughina ha invece scelto l’anarco-individualismo di destra, che presto dimentica il fondamento morale della libertà e scade nel laissez-faire più idiota.. dove la prassi è scissa e l’altro da sé.. sotto forma di teorica mano invisibile o pratico uomo della provvidenza che tutto vedono, provvedono e risolvono.. torna prepotentemente ad imporsi sulla collettività e sul singolo, rendendoli schiavi e non più liberi.. oggetti e non più soggetti.. Più simile a servi di un uomo come un Carlo Rossella o un Capezzone (ma è un cognome a cui deve seguire un nome o un epiteto?) che a padroni di un’idea come uno Stirner o un Evola.. Acciughina vive la sua vita vuota abbagliato dal luccichio dell’oro e si affida al singolo.. Ibra, Robinho, Cassano, Boateng.. non messi in grado di rendere al meglio per la collettività ma lasciati liberi di cercare la soluzione personale estemporanea.. I risultati arrivano contro chi non può opporsi (vedi i vari Chievo, Parma, Catania e Novara) ma appena l’uomo della provvidenza è al cesso, o è malato, o è morto.. in campionato come in Coppa (là dove il collettivo di Ancelotti si esaltava) il Milan crolla..
Se l’anima del calcio è il Milan e la sede dell’anima è lo stomaco.. l’unico modo per assicurarle una degna digestione è seguire alla lettera la vecchia ricetta in voga sulle barricate parigine, la città in cui Ancelotti sta cucinando l’ennesimo delizioso capolavoro.. che alle acciughe si tagli la testa..
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sabato 4 febbraio 2012
Un bizzarro edoardiano: YR ERCWLFF SYNFAWR HWN
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mercoledì 1 febbraio 2012
Literaria: “Con lo Spirito Chollima” di Marco Bagozzi - Quando il calcio della Repubblica Popolare Democratica di Corea è di tutti e per tutti..
Kim Il-sung “On eliminating dogmatism and formalism and establishing Juche in ideological work” 28 dicembre 1955
(da: Kim Il-sung: Selected Works, Vol. I, pp. 582-606)
Era la mattina di lunedì 19 dicembre 2012, per noi decadenti consumatori del calendario gregoriano, quando ho appreso la notizia che il caro leader Kim Jong-il aveva deciso che il suo compito terreno era terminato e che si sarebbe dedicato a riorganizzare in maniera socialista il paradiso.. metabolizzato il fatto che ci avesse messo due giorni ad ascendere (risulta infatti che abbia cominciato a decedere sabato 17 dicembre, data ufficiale della morte, e abbia completato l’iter il 19 dicembre) rincuorato dal fatto che comunque ci avesse impiegato un giorno di meno del Nazareno.. mi apprestavo a decidere come commemorare al meglio quella giornata di lutto per l’umanità intera.. quando anche i laghi si ghiacciarono e le gazze lacrimarono.. che la vita decise di riservarmi due graziose sorprese..
Un amico da Londra mi manda un lungo articolo sul cinema nordcoreano (come tutti sanno il caro leader era un raffinatissimo critico cinematografico e, se non avesse dovuto fare il dittatore avrebbe scelto la carriera di regista ad Hollywood) ed Marco Bagozzi mi lascia nella casella della posta il suo libro sul calcio coreano.. Dopo un colloquio telefonico (in cui Lamberto Giorgi e Gianni Minà facevano da interprete.. probabilmente l’un con l’altro) con il simpatico Kim Jong-un.. che mi r-assicurava marxianamente che le coincidenze non esistono e che quindi tutto era preordinato dal sincronico procedere della storia intesa come successione dei conflitti di classe.. mi apprestai a leggere il testo del Bagozzi, collaboratore della rivista di studi geopolitici Eurasia e animatore del blog Calciocorea..
Con lo Spirito Chollima è un’affascinante cavalcata in 55 anni di calcio nordcoreano.. che seguendo l’insegnamento leninista dimostra come la sovrastruttura calcistica di un popolo sia al tempo stesso prodotto della sua struttura economica e capace altresì di influenzarla.. e ci regala la speranza che, una volta cambiata la struttura economica della nostra società, come è accaduto nella Repubblica Popolare e Democratica di Corea, anche un altro calcio diventi possibile.. Un calcio rivoluzionario intriso dello spirito di Chollima.. “il leggendario cavallo alato che poteva coprire un migliaio di ri (500 metri circa) in un sol balzo, superando altissime montagne e vaste distese, attraverso nebbia e nuvole..” eletto a simbolo del giant leap messo in atto dal popolo coreano una volta ottenuta l’indipendenza e scelto di essere comunisti.. I prolegomeni e paralipomeni del testo - corredato da una quantità incredibile di statistiche, rare foto d’archivio, riproduzioni di manifesti e francobolli.. - sono il Mondiale inglese del 1966 e quello Sudafricano del 2011.. dove Lacrime di Borghetti si schierò compatto a sostenere la squadra della luminosa Chosŏn Minjujuŭi Inmin Konghwaguk..
Dalle meraviglie di Middlesbrough, città rossa ed operaia che sostenne compatta le mirabolanti avventure di Pak Doo-ik e compagni.. Alle vergognose menzogne (tutte rigorosamente e storiograficamente confutate) con cui la stampa occidentale.. decadente e borghese.. colorò la sfortunata epopea di Jong Tae-se e compagni nel paese che fu (?) dell’Apartheid.. Nel mezzo una quantità incredibile di nomi e di sigle che riportano ai meravigliosi tempi che furono della Guerra Fredda.. come le Spartachiadi, delle vere e proprie Olimpiadi Socialiste dove partecipavano le varie squadre degli eserciti.. o il prestigioso Ganefo (Games of New Emerging Forces).. Oltre a chicche assolute come il ‘programma partita’ del quarto o quinto match ufficiale giocato dalla RPDC.. un’amichevole persa 6-2 a Riga contro l’FK Daugava l’11 agosto 1957..
Nel libro troviamo inoltre la traduzione dello splendido Aekukka (Inno d’amore per la Patria) che fece piangere di gioia e commozione Jong Tae-se prima della partita col Brasile.. Veniamo anche a sapere che il 29 maggio 1984 l’amichevole della Dynamo Barnul contro la nazionale nordcorena fa registrare il record di presenze nello stadio siberiano.. 22.500 spettatori, record tutt’ora insuperato.. O che la finale del prestigioso trofeo delle squadre del settore ferroviario.. la Coppa Usic.. nel 1958 fu decisa in favore della squadra che ottenne più calci d’angolo (fatto unico nella storia del calcio mondiale) permettendo alla Jugoslavia di trionfare.. E apprendiamo inoltre della squalifica imposta alla luminosa Chosŏn Minjujuŭi Inmin Konghwaguk per aver rifiutato di giocare contro Israele in solidarietà con il popolo palestinese.. delle storiche Partita della Riunificazione (la prima del 1990) contro i fratelli-traditori-del-socialismo della Corea del Sud.. dell’amichevole a Washington nel 1991 contro gli imperialisti Statunitensi.. e della vittoria a Catania nei Mondiali Militari del 2003 dopo aver battuto gli azzurri in semifinale..
Nel prezioso testo è anche elencata minuziosamente la giornata di allenamento dei norcdoreani in vista dei Mondiali 1966.. Spiccano la ‘lezione di scienze politiche ed economiche’ dalle 10 alla 11.. i canti patriotici che suonano sul grammofono all’ora di pranzo, dove si degustano carne arrosto ed insalata.. la ‘frugale cena’ delle 18,30.. e la partitella in notturna (ore 22) per novanta minuti di seguito, senza ruoli fissi e con la palla che non può rimanere in possesso dello stesso giocatore per più di 10 secondi.. Dimostrazione quest’ultima di una concezione del calcio proto zemaniana.. dove il calcio è “fattore di educazione e formazione” come spiega l’autore.. tanto che diversi giornalisti (riproduzione di articoli di Frosi, Foglianese, Ansaldo..) trovano nella RPDC del 1966 la base su cui Rinus Michels costruirà l’Ajax del calcio totale.. Un calcio dove tutti corrono per tutti, sempre in movimento, sempre pronti al raddoppio in aiuto al compagno, sempre insieme in difesa ed in attacco, tesi all’utopia socialista.. Un calcio di tutti e per tutti, specchio di un meraviglioso paese dove, da 55 anni, ognuno dà secondo le proprie capacità e ognuno riceve secondo i propri bisogni..
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