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Da qualche giorno è nelle librerie l'ultima chicca letteraria di Gianfranco Civolani. "Presidenti e contorno. Da Dall'Ara a Guaraldi, il Civ racconta", per la collana VIAEMILIA del Gruppo Perdisa Editore. Pochi euro spesi bene. E vi spiego perché.
Partendo da Dall'Ara e arrivando a Guaraldi, il Civ svela - con piacevole minuzia di dettagli - retroscena, incontri, dialoghi che hanno come protagonisti i presidenti del Bologna FC. Gli anni degli scudetti e quelli dei buffi di Porcedda.
Il Bologna in Mitropa e il contorno di facce e società che accompagnava ogni partita. E allora scopriamo che il Commendator Paradiso Dall'Ara, imprenditore della termomaglia, non padroneggiava tanto bene la lingua italiana e forse neanche la geografia, amava inscenare particolari siparietti con i giocatori al momento del rinnovo del contratto nonostante i suoi talenti proprio non volesse venderli.
Il Bologna in Mitropa e il contorno di facce e società che accompagnava ogni partita. E allora scopriamo che il Commendator Paradiso Dall'Ara, imprenditore della termomaglia, non padroneggiava tanto bene la lingua italiana e forse neanche la geografia, amava inscenare particolari siparietti con i giocatori al momento del rinnovo del contratto nonostante i suoi talenti proprio non volesse venderli.
"Senza grammatica e senza sintassi. E i suoi strafalcioni in ordine sparso erano diventati una delle tante gag inconsapevoli. E dunque "siamo in un veicolo cieco", "di giocatori si sono parlati, ma io a lei non ci dico", "nel calcio vi vogliono tre cose: la volontà, la disciplina e poi la disciplina volenterosa", "sine qua non, siamo qua noi". E via andare.."
E scopriamo che Luigi Corioni, in precedenza presidente dell'Ospitaletto, era un presidente che le sparava grosse ma che alla fine andava bene così, perché portò Gigi Maifredi, una promozione in Serie A e una qualificazione alla Coppa Uefa, diventando per tutti Coriao Meravigliao. Bellissimi poi i ritratti di Giuseppe Gazzoni Frascara, il presidente dell'idrolitina, e di Alfredo Cazzola. Pulito, se vogliamo pure ingenuo, il primo, il prototipo del vincente il secondo, che già aveva portato in cima all'Europa la Virtus basket. Da un lato, con Gazzoni, i grandi campioni (Roberto Baggio e Giuseppe Signori su tutti), dall'altro, con Cazzola, la restituzione della Serie A (con una squadra che per la Serie Cadetta poteva essere considerata una corrazzata).
Fino a Menarini, che per il Bologna ha speso tanto (e forse troppo), a Porcedda, sul quale il Civ precisa solo che "qualcosa aveva nasato", e all'attuale compagine azionaria, guidata dal buon geometra Guaraldi, uomo non di calcio ma di costruzioni che tifa Bologna. Per ogni presidente pagella e voto. Un affresco importante di storie e denari di provincia. Una squadra da sempre abituata a lottare e soffrire e il panorama finanziario e di potere attorno meschiino e mutevole.
Fino a Menarini, che per il Bologna ha speso tanto (e forse troppo), a Porcedda, sul quale il Civ precisa solo che "qualcosa aveva nasato", e all'attuale compagine azionaria, guidata dal buon geometra Guaraldi, uomo non di calcio ma di costruzioni che tifa Bologna. Per ogni presidente pagella e voto. Un affresco importante di storie e denari di provincia. Una squadra da sempre abituata a lottare e soffrire e il panorama finanziario e di potere attorno meschiino e mutevole.
La questione è una: Gianfranco Civolani è un'enciclopedia del Bologna FC. Dagli anni di Tuttosport alle attuali finestre sulle emittenti locali. Ogni suo scritto, ogni suo intervento o opinione - condivisibile o meno che sia - è più che preziosa e da mettere in un cassetto. O nella libreria del salotto, come nel caso di "Presidenti e contorno".
"Cinquant'anni di presidenti vissuti da me con con un minimo di devozione e con un massimo di attenzione. Il migliore di lor signori? Ovviamente Dall'Ara. I peggiori? Gnudi e Porcedda, titanica lotta di supernani."
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Gianfranco Civolani è nato a Bologna nel '35. Giornalista e scrittore ha lavorato per i quotidiani sportivi Tuttosport e Corriere dello Sport-Stadio, per i quali ha raccontato sei edizioni della Coppa del Mondo di calcio e un paio di Olimpiadi. Anche opinionista a Il pallone nel sette (trasmissione ormai storica condotta dalla brava Sabrina Orlandi) su È TV. I suoi interventi in apertura il lunedì sono, per quanto mi riguarda, passaggi di formazione.