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mercoledì 29 dicembre 2010

Grazie Gianni!



Grazie piccolo Gianni,grazie perché solo tu hai avuto il coraggio di dire quello che pensi senza essere minimamente intimorito da telecamere fari e giornalisti. Grazie piccolo Gianni che nonostante la tua tenera età sei riuscito con tre parole a rappresentare il pensiero di ogni singolo milanista e di tutti i vari amanti di un calcio romantico inabissatosi ormai da troppi anni,quando tu non eri neanche in odore di nascita. Grazie Gianni perchè in quel tuo "E' uno stronzo" non vediamo solo una critica a Leonardo,ma vediamo un attacco a quello che è diventato il mondo del pallone oggi. E' assurdo che un presidente come Moratti, dalla enorme disponibilità economica e a capo della società campione del mondo,affidi la sua panchina ad una bandiera dei cugini,uno che l'allenatore è finito a farlo per caso e grazie ai rossoneri,uno talmente tanto legato al Milan da chiuderci la carriera dopo averlo lasciato per un solo anno e mezzo. E allora si Gianni,sono proprio meritate quelle parole,e tutti noi dovremmo prendere spunto da te,da te che Leonardo neanche te lo ricordi come giocatore,da te che hai campato solo di un calcio figlio della pay-tv,un calcio orfano del romanticismo.


Leonardo in maglia AC Milan
 
"E'uno stronzo" non avrei potuto dire nulla di meglio,perché da un signore come Leo non te lo puoi aspettare,perché da uno come lui, splendido portabandiera dei calciatori onesti e intelligenti non lo puoi accettare. Io quest'estate quando Aquilani ha firmato per la Juve non ero (per grazia del Signore)in un multisala di Pioltello,ero in spiaggia,in Sicilia e se tra un bagno,un inutile sudoku(non è vero che ci gioco a sudoku...ma fa tanto spiaggia quindi ce lo metto)o una granita si fosse avvicinato un impomatato giornalista di Sky a chiedermi cosa ne pensassi del passaggio del principino di Montesacro alla corte degli Agnelli,io molto più vicino ai 30 piuttosto che ai 12 anni,avrei risposto con uno squallido e noioso giro di parole, sarei stato straordinariamente politically correct sentendomi sporchissimo , pur volendo urlare lo stesso medesimo stronzo(ovviamente calcisticamente parlando........ovviamente......)bisbigliato con naturalezza da Gianni. Io non ce l'avrei fatta ,avrei recitato la parte richiesta dal mio intervistatore,perché come Moggi questo calcio moderno mi ha succhiato via l'anima,io che sono figlio del calcio di una volta e neanche troppo di una volta. Il calcio di una volta era quello dei tifosi laziali che scendevano in massa in piazza in lacrime per evitare che Beppe Signori passasse per 25 miliardi al Parma,(e pensare che oggi con 25 miliardi non ci compri neanche Constant,Constant uno identico a quello che cerca di appiopparti una rosa quando sei in giro con una)il calcio di una volta cono lo stadio che quasi scoppiava per un sedicesimo di coppa Uefa o un ottavo di Coppa Coppe(Gianni non sa neanche del che minchia sia una Coppa Coppe)il calcio di una volta, dove la nazionale quando andava in televisione faceva il picco di ascolti,mentre oggi perde contro la replica del documentario sulle abitudini sessuali del Tamandua su Super Quark. Il calcio di una volta dove eri incuriosito dal nuovo acquisto straniero che faceva colore,oggi invece è più raro e colorato un giocatore nato a Macerata,il calcio di una volta quello che ti corteggiava,che ti chiedeva di spendere qualche soldo per lui(e magari di comprare una rosa da un Constant qualsiasi) ogni tanto per un biglietto,come una brava ragazza di buona famiglia,oggi invece è una squallida battona maiala ed avida di denaro che ti chiede tutti i soldi e subito per farti vedere anche l'interno dello spogliatoio.

E dire che nel calcio di una volta pensavi allo spogliatoio come un posto magico,oggi invece puoi vedere 2 in ciabatte che ascoltano Gigi d'Alessio con l'ipod e altri 3 che sorridono come ebeti alla telecamera. E allora.....tirate fuori il Gianni che è in voi,urlate i vostri stronzi!(ovviamente calcisticamente parlando.....ovviamente....)a chi volete voi. Per esempio se siete tifosi di Bari o Lecce prendetevela con chi fa giocare uno dei derby più sentiti e belli(a livello di tifo)d'Italia a porte chiuse e se siete dei tesserati prendetevela con chi vi ha fatto fare fila e foto tessere inutilmente visto che neanche quella vi da il diritto a tutte le partite del campionato. Se siete tifosi del Bologna fate come Gianni e urlate in faccia a Porcedda tutta la paura per un quasi fallimento,se siete tifosi della Samp prendetevela con Garrone per il caso Cassano(con cautela però,perchè non mi pare che Duccio sia uno che accetti ben volentieri i vostri insulti),insomma date sfogo,non reprimete il vostro "Stronzo" di natale. Il mio,come già detto(ovviamente calcisticamente parlando...ovviamente...) è dedicato ad Aquilani,perché poteva firmare per tutti...TUTTI meno che 2 squadre,perché con noi,su 50 partite era infortunato 45,in due andava ad infortunarsi a partita in corso,in due faceva il fenomeno e in una faceva irritanti quanto inutili colpi di tacco al 90esimo. Oggi invece è il ritratto della salute e un centrocampista di rara bellezza ed utilità in una squadra che detesto. Si il mio è tutto per lui. Gianni al quale a breve schizzeranno gli ormoni durante la lezione di educazione fisica,ha mostrato la via giusta per combattere,uno senza neanche il baffo adolescenziale che però ha molto più pelo sullo stomaco di noi,se anche tu come lui,sarai importunato dalle domande poco brillanti di un giornalista del digitale o del satellite,ora saprai cosa fare. A Gianni voglio fare un mio personalissimo regalo,una compilation di tutti i goal di Leo con la maglia del Milan,dopo averla vista sicuramente capirà quanto realmente vale il suo "E' uno stronzo",mi sembra il minimo dopo che lui con tre semplici parole mi ha ricordato che il calcio è un altra cosa rispetto allo squallido teatrino di cattivo gusto dei giorni nostri. Grazie piccolo Gianni e auguri per Natale,per capodanno e soprattutto per lo squallido calcio che ti aspetta.

giovedì 22 ottobre 2009

Quindici minuti di gloria



La domanda è: avrà ragione Andy Warhol anche questa volta? Prima che la stagione di Alberto Aquilani abbia effettivamente inizio, voglio che voi tutti vi sbilanciate su un pronostico: crack o flop? A maggio, carta (meglio, post) canterà.
I fatti di cronaca. Ieri Aquilani ha giocato i suoi primi quindici minuti con la maglia dei Reds, "an encouraging 15 minute cameo appearance for Liverpool Reserves". Il 25enne di Montesacro ha fatto vedere i suoi progressi fisici entrando come riserva nell'ultimo quarto d'ora della vittoria della seconda squadra per 2-0 contro i pari-scarsezza del Sunderland. E, come rileva il sito internet del club, "wasted no time in serving up a glimpse of his vast potential".
Nessuno, e io me ne guardo bene, può mettere in dubbio le potenzialità tecniche del ragazzo (non a caso, ai tempi della Primavera, era lui, e non De Rossi, il faro del centrocampo). Anzi, da un punto di vista calcistico e affettivo, la sua partenza verso l'Inghilterra del nord è stata per me un momento particolarmente buio nella già di per sè nera estate giallorossa. Non si può e non si deve far partire un romano, un romanista, un gioiello del vivaio. Aquilani, è bene ribadirlo, è fortissimo. Aquilani, se sta bene, è ai livelli dei migliori interni del continente. Aquilani, se è ispirato, è un piacere per gli occhi. Certo, però, ventitre milioni per un giocatore che nelle ultime due stagioni ha giocato ventitre partite..
E' che sta tutto in quei se. Già, se sta bene. Già, se è ispirato. Ma un giocatore con la caviglia martoriata; con i muscoli fragili; con la paura di scendere in campo all'Olimpico per via di certi fischi, potrà ritagliarsi uno spazio importante nell'agone di Anfield Road? Potrà trasformarsi in idolo della Kop? Potrà non farsi stritolare nel calcio fisico della Premier? Potrà, insomma, insegnare calcio e romanità, laddove l'imperatore Adriano aveva fatto lo stesso (bè, forse più romanità che calcio) duemila anni fa?

Io, e qui lo dico, ci credo. Nonostante tutti i se e tutti i ma, io credo in Alberto Aquilani. Per me, tornerà grande e risolleverà le sorti dei Reds, che così male hanno iniziato la stagione. Per me, Benitez lo farà diventare ancora più forte, ancora più completo, ancora più maturo. Per me, si convertirà nel Principe di Liverpool. Palombo, inizia a levarti quella maglietta azzurra, c'hai tempo fino a giugno: l'interno della Nazionale, ai Mondiali, sarà un grande giallorosso. Alberto, ti aspettiamo.