Visualizzazione post con etichetta Antonio Conte. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Antonio Conte. Mostra tutti i post

lunedì 27 ottobre 2014

Target-shooting, paludi e goleade



Diciamo che sono un pò seccato in questo periodo. Sarà l'estate che non finisce mai, che Twitter mi ha stancato (eccezion fatta per i tweet dedicati al traffico) e che lo scenario politico (italiano e sportivo italiano) stagna. Sarà che ho finito di leggere la biografia di Keith Richards - pagine pazzesche, centellinate verso la fine perchè non volevo finissero - e ora non so cosa fare. Fatto sta, vorrei presentare alcuni punti.

È come se fosse un piacere. Una gradevole distrazione capace di riconciliare tutti dalle solite polemiche interne, da rigori e compensazioni, da frecciate e rancori ormai eterni.
Ogni gol mangiato sottoporta, ogni prestazione opaca viene sottolineata da video e articoli di ogni genere. Riempiono il web e le trasmissioni le magagne di Balotelli in maglia Liverpool.
Dal passaggio ai Reds, vissuto come una liberazione, all'arrancare della punta bresciana dalle parti della Kop. Fino allo scambio di maglia con Pepe e alla vicenda della Ferrari. Così non ci sto. Non ne vedo il motivo.

Finito il tempo della timidezza trasformata in superbia, ben catturato, al tempo, dallo ZIo di Holloway nel suo The Limits Of Control, ora è come se il Mondiale fosse diventato il suo peccato originale, un marchio indelebile per stampa e tv. Quello che non mi è chiaro è cosa abbia fatto Balotelli di tanto grave. O meglio, cosa di meno degli altri. In tutta sincerità: davvero mi venite a dire che è stato il peggiore? Davvero si può onestamente puntare il dito contro di lui?

Non scherziamo.
C'è chi ha fatto ben peggio, chi ha addirittura corso meno. Accanirsi contro Balotelli mi sembra veramente bieco. Mi divertirò quando mai Brendan Rodgers - uno che quanto a tattica e gioco è secondo a pochi - ritroverà il talento smarrito di Mario Balotelli. Mi lascerà indifferente, e quasi dispiaciuto, un eventuale fallimento di Mario Balotelli a Liverpool. Non cliccherò l'ennesimo video celebrativo di una sua ammonizione inutile.

- - -
 
Il secondo punto. Forse avevo capito male io. Anzi, sicuro.
Dopo due Mondiali finiti in vacca, le polemiche tra CT e giocatori e gli attacchi contro, di nuovo, Balotelli, mi aspettavo un giro di vite sulla gestione della Nazionale.

Esce Prandelli ed entra Conte. Bene, penso. Allena ora la Nazionale il migliore - per risultati sicuramente, sul resto possiamo discutere all'infinito, siamo d'accordo - in Serie A. Arriva, imposta un progetto nel lungo periodo e costruisce una nuova ossatura. D'altronde, siamo nel 2014 e ci sta pure di girare la pagina dedicata a Germania 2006.
No.
L'ossatura viene ribadita. A Coverciano vanno i soliti. Una buona partita contro l'Olanda e siamo, d a n n a t a m e n t e, punto e a capo. (Per lo meno non c'è più il codice etico)

L'unica differenza è la davanti. Ma si sa, là davanti, avanti così non si poteva andare. Viene pure acclamato il ritorno in Nazionale di giocatori che fino a quel tempo prima chiudevano il Mondiale con cinque-scatti-cinque all'attivo.
Fesso io che mi illudo che qualcosa possa cambiare. E' una palude.

- - -
 
Infine, fanno un certo effetto queste goleade sempre più frequenti.
Non solo l'1 a 7 del Bayern alla Roma. Penso alle Semifinali di Champions dell'anno scorso, alla debacle del Barcellona sempre contro il Bayern dell'anno prima o a quella del Real Madrid in casa del Borussia. A vari scontri negli Ottavi e nei Quarti che, anche se non goleade, hanno presentato squadre completamente perse, fuori dalla partita dall'inizio alla fine. Fuori dalla Champions, la Semifinale tra Brasile e  Germania.
Paradossalmente, quelli che vengono presentati come i migliori spettacoli, le più grandi sfide, il top di gamma, finiscono in farsa. Nell'imbarazzo generale.

lunedì 7 gennaio 2013

Il punto

Giunti a metà strada, occorre fare un attimo il punto della situazione Serie A, come sempre il campionato più bello e frizzante del mondo.

Juventus 44
Brutto lo stop con la Sampdoria in casa, ma d'altronde erano due anni che la Juve non steccava una partita. Per il resto poco da dire: prima con merito. Squadra più forte - e di tanto - delle altre. Vediamo se la Champions porterà via energie, ma ci credo poco.

Lazio 39
Stagione fantastica della Lazio. Niente da dire: gioca bene, è concreta e sembrerebbe aver capito il suo valore. Hernanes e Klose fantastici, per il resto giocatori ben messi in campo e consapevoli dei loro mezzi. Attenzione alla sindrome del ritorno, sono tre anni che la Lazio fa molto bene all'andata e si perde in primavera. Forse sarebbe il caso che Lotito aprisse il portafogli, ma tanto non lo farà.

Napoli 37
Partita con l'etichetta scomoda di antijuve si perde un po' per strada, e dove non sbaglia Mazzarri ci si mette la disciplinare con due punti di penalizzazione che sanno di beffa. Da rivedere, ma con quel Cavani lì tutto è possibile.

Fiorentina 35
Splendida realtà costruita con intelligenza da Pradè (impensabile ma vero). Montella funziona, Borja Valero è splendido. Una punta vera farebbe comodo; da testare la tenuta a lungo termine (Pescara docet).

Internazionale 35
Alti, bassi e poco gioco. La qualità latita dal centrocampo in giù. Si sapeva o - almeno - si poteva intuire. Stramaccioni convince a metà.

Roma 32
Titanica l'impresa di Zeman: eguaglia i 29 punti (3 sono un gentile omaggio di Cellino) di Luis Enrique dello scorso anno. Si insiste con scelte cervellotiche ed una tattica fuori dalla realtà. Salvo un paio di apparizioni (Milan e Fiorentina su tutte) la realtà dice che la Roma è ancora una volta tanta teoria e zero pratica. Vediamo se la premiata ditta Baldini/Sabatini sarà in grado di toppare allenatore per la terza stagione di fila. Complimentoni!

Milan 30
Difficile aspettarsi di più da Yepes, Nocerino, Constant e compagni. Per fortuna c'è El Shaarawy che è fortissimo.

Parma 29
Splendido campionato finora. Il tutto nonostante Donadoni e Rosi che affosserebbero anche il Barcellona.

Udinese 27
Un po' sottotono rispetto agli ultimi anni, ma analizzando la rosa a disposizione tutto sommato va bene.

Catania 26
La solita bella squadra. Manca sempre qualcosa per dar fastidio davvero e sognare un posto in Europa, ma credo che nessuno abbia tali ambizioni.
 
Chievo 24
Sono sempre lì. Bravissimo Corini.

Atalanta 22
Marino è una certezza. La salvezza - in carrozza - pure.

Torino 20
Con fatica, ma da neopromossa si comporta tutto sommato bene.

Sampdoria 20
Dopo un periodo difficile gira bene. Obiang è fortissimo. Icardi una bella sorpresa. Palombo sarà utile. Ora ha anche l'allenatore.

Pescara 20
Miracoloso! La rosa - tolto Weiss - è inguardabile. La classifica è sontuosa.

Bologna 18
Troppo poco, ci si aspettava qualche punticino di più. Attendiamo speranzosi perché Pioli è bravo davvero.

Genoa 17
Cambiare 15 giocatori l'anno a quanto pare non paga. Borriello li può aiutare a salvarsi ma servirebbe un po’ di coerenza.

Cagliari 16
Pochini 16 punti per una bella squadra. Bravi i vari Sau, Nainggolan, Ibarbo, Conti, Cossu, Pinilla e Astori. Qualcosa non gira, ad esempio Cellino.

Palermo 15
Come detto per il Genoa, le girandole di giocatori non sempre pagano. Rischia davvero se non si da una registrata.

Siena 11
La penalizzazione incide eccome, certo che se poi a gennaio tratti le cessioni di Neto e Calaiò la Serie B è una certezza..

lunedì 10 dicembre 2012

Il Nesat del Lunedì (secondo lo Zio)


Due le grandi partite del fine settimana italiano. Nella prima: squadre corte, votate all’attacco, due, tre, anche quattro giocatori oltre la linea della palla, geometrie esistenziali tese al puro godimento e diagonali ascendenti all’infinito supremo. Nella seconda: squadre lunghe, lunghissime, uno, massimo due giocatori d’attacco che partivano sempre dietro la linea del pallone, pura speculazione razionalista con spazzolate dalla difesa e fenomenologia dell’ovvio con lanci lunghi alla viva il parroco.

E c’è ancora chi si ostina a criticare il boemo e/o a ritenere Mazzarri un allenatore…


Manchester è ancora rossa. Per la gioia di Engels che riterrebbe tutt’oggi più favorevole alla causa del proletariato una rivolta contro l’accumulo capitalista dello United americano che una lotta senza le necessarie condizioni materiali di sviluppo nei confronti del modo asiatico di produzione del City dei satrapi mediorientali. In tutto ciò Balotelli, sostituito da Tevez che cambia la partita, fila negli spogliatoi e scappa dall’Etihad Stadium con la sua Bentley, tra le prese per il culo della gente che passa di lì.

Forse per avere una Bentley mimetica, forse per aver chiamato la figlia Pia in onore al vecchio mentore del Maestro do Nascimento…


Nel giorno in cui El Tigre Falcao, il miglior centravanti in circolazione, ne rifila 5 all’ex Super Depo - quattro di destro e una di testa, meglio di lui nel dopoguerra solo Kubala con 7 in una partita di Liga - il solito Lionel Messi, smesso di prestare la voce al doppiaggio italiano di Woody Allen e di giocare a macchinine con Bojan, infila l’ennesimo record e con 86 gol in un anno solare supera il record di Gerd Muller con 85 nel 1972. A memoria di colui che con lungimiranza Maurizio Mosca definì l’Inzaghi teutonico, va detto che la media gol del centravanti tedesco era di 1,42 a partita, quella dell’argentino di 1,3.

Per Messi altri tre prestigiosi record in vista : il quarto pallone d’oro di fila, far completare a Bojan il puzzle in cinque pezzi dei Griffin a cui gioca dal 2006, diventare più antipatico di Matteo Renzi…


Dopo quattro mesi al gabbio è rimesso in libertà il parrucchino di Antonio Conte, il cui ritorno è celebrato dai media Italiani come quello di Cocciolone dall’Iraq. Eseguita la facile equazione media italiani stanno ad Emilio Fede come uno in missione per conto di dio che piange senza motivo sta ad uno in missione per conto di dio che si lamenta sempre con ancor meno motivi, il nostro si ripropone subito come l’idolo della ggente - quelli che kombattono kontro la kasta insieme a Peppe e grazie alla rete che ci rende liberi - con la seguente frase: “Questa è una squadra che sanno tutti quanti cosa fare”.

E per celebrare la liberazione di Free Mumia Abu Conte Jamal, Sky gli dedica la personalizzata Conte Cam…