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lunedì 21 luglio 2014

Esquina Blaugrana


Alexis Sanchez
 
Mercado de Fichajes
 
Abbastanza soddisfatto, ragionevolmente perplesso, presto disperato.
Le cessioni di Sanchez e Cesc erano inevitabili. Il cileno non ha mai conquistato il Nou Camp (mai capito perchè, vista anche l'ultima ottima stagione), lo spagnolo era un equivoco tattico. La cessione di Xavi obbligatoria. E' chiaro che se hai Xavi in rosa, il titolare è Xavi. Viste le prestazioni degli ultimi tempi, quel lento camminare, la scelta era dovuta.

Soddisfano, ovviamente, gli arrivi di Suarez e Ter Stegen. Tranquillizza il rientro alla base di Deulofeu. Perplimono, e non potrebbe essere altrimenti, Luis Enrique e Rakitic.
Lucho perplime perchè a Roma è successo di tutto e di più. Non vuole essere una bocciatura la mia, anzi, credo che avesse diverse e importanti attenuanti. Meglio al Celta, siamo d'accordo. Ma il Barca, la Champions e Real e Atletico sono un'altra cosa. E' chiamato a cambiare la filosofia lasciando la stessa immutata. Deve avviare un nuovo ciclo, preparare il Barca alla generazione successiva, possibilmente (o meglio, obbligatoriamente) vincendo.
Rakitic raccoglie un'eredità pesante. E' chiamato a far girare il Barca.
La vedo così: Rakitic sta al Barcellona nel dopo-Xavi come Arteta è stato all'Arsenal nel dopo-Fabregas. #stepback
Comprensibile la cessione di Tello al Porto per due anni. 

Il capitolo buio rimane il fichaje del centrale di difesa.  Per ora in rosa i centrali sono tre: Pique, Bartra e Mascherano. Tanti nomi (costosissimi - per Mathieu del Valencia si parla di 20m), poche trattative concrete.
 
Messi
 
Ero convinto che il Barcellona avrebbe ceduto Messi.
La stampa e Luis Enrique, invece, lo rilanciano al centro del progetto Barcellona.
Viene dalla sua peggiore stagione ("solo" 41 gol e 14 assist), svogliato, quasi disinteressato, con altro a cui pensare, (sottovoce) criticato.
Senza Mondiale probabilmente non vomiterà più, senza De Jong alle calcagna magari potrà giocare qualche pallone con maggiore tranquillità.
Suona strano ma Messi secondo me è un'incognita nel Barca che verrà.
Sono d'accordo con chi suggerirebbe a Messi di ripartire da zero.
Il suo essere grande ora passa dal saper trovare una soluzione ad una semplice gabbia. #lascimmiasullaspalla direbbero in America.

Neymar

Lo sapete: non stravedo per Neymar. Credo sia nato star prima di diventarlo, un prodotto mediatico studiato a tavolino prima ancora di aver dimostrato il grande valore di cui si parla da ormai diversi anni.
Peccato. Nelle prime partite del Mondiale mi era piaciuto (giusto, per un istante, il tweet di Nesat: la vera simulazione di O Ney è stata la stagione con il Barcellona). Poi, nel match contro la Colombia, è ricaduto nei suoi difetti. Sempre volante, sempre per terra. Lezioso, poco incisivo. Non dico che il fallo di Zuniga sia una logica conseguenza di quanto visto fino a quel momento, ma poco ci manca.
Neymar è il giocatore che deve crescere di più nella prossim stagione, anche alla luce del fatto che in un attacco con già Messi e Suarez il terzo perfetto ben potrebbe essere Pedro e non lui.
 
Le altre

Là davanti #sposta
 
Le reazioni da parte del Real Madrid all'acquisto di Suarez.
Ancelotti ha riconfermato Benzema al centro dell'attacco merengue e si concentra sul centrocampo. Preso Kroos, a breve dovrebbe firmare anche James Rodriguez (che in un primo momento aveva smarcato l'interesse dei blancos). Più lontani a questo punto Vidal, Verratti (per quest'ultimo si vociferava di un contratto faraonico) e Ramires. In uscita, Perez chiude con la Juve per Morata: se le cifre venissero confermate, penso si potrebbe parlare di grande affare sponda Real.
Mai e poi mai avrei trattato Khedira, forte vero (chiedere in Brasile per conferma).
Dopo l'acquisto di Keylor Navas per la porta, Casillas lo vedo malissimo.
 
Intanto l'Atletico si prende l'ennesimo attaccante cui far segnare gol a raffica. E lo paga pure "poco".
Segue Oblak, Negredo e Soldado per ricostruire una rosa minata dalle tante partenze. Una cosa è certa, Simeone ha già dimostrato che il cholismo può funzionare a prescindere dagli interpreti.
Il Depor neo-promosso si rafforza con Cuenca (che col Barca ha rescisso).

La nota negativa: Victor Valdes, che la scorsa stagione aveva deciso di non rinnovare per il Barcellona, non ha superato le visite mediche prima della firma con il Monaco.

 

lunedì 12 dicembre 2011

Esquina Blaugrana

Le note positive del weekend sono due: il 3 a 1 che ribadisce il Barcellona padrone del Bernabeu e le foto su mundodeportivo.com di Andrea Huisgen, Miss Spagna 2011 e bellezza semplice dai capelli lunghi castano-chiaro, con la maglia di Lionel Messi.
Mentre su Andrea c'è poco da aggiungere, sul Clasico c'è parecchio da dire.
Ad iniziare dal fatto che il Real Madrid ha deluso ogni aspettativa, rivelandosi ancora inferiore, quanto a qualità di gioco espresso, alla squadra catalana.
Di fatto, c'è stata partita solo per una trentina di minuti. Dalla rete - fortunata - di Benzema alla replica di Alexis Sanchez. La rete - anche questa fortunata - di Xavi ha semplicemente riportato la celebratissima squadra di Mourinho con i piedi per terra.
Il resto si può riassumere in tanto gioco Barca, in qualche buona ripartenza del Real Madrid e tanti falli al limte del consentito. La verità è facile da svelare: da un lato Andres Iniesta si è confermato un giocatore disumano e dall'altro Cristiano Ronaldo ha steccato, mangiandosi anche due gol clamorosi. Non credo che questo Clasico possa rivelarsi decisivo ai fini della Liga, ma sicuro è una bella scoppola. Uno schiaffo importante a chi si aspettava un Real superiore e un Mourinho finalmente padrone.
Al netto della vittoria, però, vorrei far presente qualche amnesia di troppo della difesa del Barca. Senza Mascherano si balla un pò, specie se Busquets è impegnato a fare altro. Quanto al Madrid, non riesco a capire perchè Mourinho si ositna a giocare con Xabi Alonso e un mastino nel mezzo del centrocampo. E' una tattica che rende il giusto. E' vero che è funzionale alle ripartenze, ma smorza ogni tipo di gioco. Perchè non Khedira?
Ora il Barcellona è primo assieme alle merengues. A pari punti ma con una partita in più (quella vinta nell'anticipo contro il Rayo: adesso la squadra di Guardiola è a Yokohama per il Mondiale per club. Avversario l'Al-Sadd di Mamadou Niang e Leandro).
Nelle altre di Liga, riprende a macinare punti la sorpresa Levante, che batte il Siviglia con un gol di Nano mentre si inceppa nuovamente l'Atletico, sconfitto per 4 a 2 a El Prat dall'Espanyol.
Continua a stupire il Betis (2 a 1 al Valencia di Emery) e a deludere il Villareal, che solo nel finale aggancia il pari casalingo contro la Real Sociedad.
Chiudo con una domanda: qualcuno sa dirmi se Falcao è forte? A Madrid è arrivato l'estate scorsa come il salvatore della patria, come il Superbomber. A me sembra abbia dei cali pazzeschi.